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Presentazione

A chi mi chiede se ho un titolo o un attestato per svolgere la mia attività di Spiritual Coach, a mia volta, chiedo se crede nella reincarnazione.
Generalmente la risposta è sì, anche perché diversamente la sua domanda non avrebbe molto senso, così gli propongo di crederci fino in fondo e di capire che il titolo ottenuto pagando e frequentando per qualche mese un corso di Yoga o di Reiki non è paragonabile ad un lavoro fatto su se stessi, portato avanti vita dopo vita, morte dopo morte.
Mi chiamo Alessio e in quest’ultima esistenza carnale ho iniziato la mia ricerca spirituale trentatré anni fa, in maniera del tutto spontanea e naturale, quando ne avevo appena sei.
Sono nato nel 1980 con gravi problemi cardiaci, disturbi visivi e una rara malattia congenita che nei mesi freddi mi creava molto dolore; i miei genitori erano già devoti all'adorazione del sedicente dio Biblico Yahweh e mi dissero che le mie malattie fossero frutto del peccato commesso da Adamo ed Eva nel giardino dell' Eden, di conseguenza ereditate da tutto il genere umano per volontà del loro amorevole dio, ed era per questo che io risultassi così imperfetto.
Mi chiesi che relazione avessi con i “peccati” di un uomo e una donna vissuti secondo i loro calcoli 6000 anni prima, io ero solo un bambino e i miei problemi di salute li avevo già dalla nascita, ero innocente, perché dovevo pagare per le colpe di questi due?

Così una sera, prima di addormentarmi nel mio lettino, volli sfidare quello che pensavo fosse Dio in persona ed entrai dentro me stesso per cercare questo marchio, questo timbro del peccato, e se necessario combattere per estirparlo dal mio essere.
Quello che avvenne dentro di me in quell'occasione mi fece comprendere quale fosse la radice del male, riuscì a trovarla e a capire come annullarla, ma il trionfo non era quello che mi aspettavo: dopo c’era solo buio e silenzio, pensai che sarebbe stata così la morte, era dunque essa l’alternativa alla mia sofferenza?
Tornai indietro perché pensai, pensai che fosse ancora presto per questo, e che prima avrei dovuto per lo meno provare a vivere se pur imperfetto, peccatore e malaticcio, ma quell'esperienza non la dimenticai mai. Ero come morto, ma sono potuto tornare indietro e se pur noioso, lì c’era pace e in me non c’era nessun peccato: nessuna immagine con un padre violento come protagonista, nessun pensiero di odio e risentimento verso di lui.
Quella pace divenne un richiamo insistente e reprimendola nel conscio, con l’intenzione di condurre una vita uguale a tutti gli altri miei coetanei, si esprimeva nel inconscio attraverso sogni premonitori e déjà-vu che venivano prontamente sminuiti e categorizzati in semplici fantasie confuse dagli adulti a cui li raccontavo.
Una volta ottenuta la mia libertà intellettuale potei finalmente dedicarmi allo studio e alla ricerca per comprendere se la mia intuizione fanciullesca fosse corretta e se altre persone avessero mai avuto la stessa esperienza, volevo capire più che altro se era tutto lì, possibile che eliminato il disturbo della mente ci fosse solo buio e silenzio?
Incappai in libri e messaggi lasciati da vari personaggi, altri che come me si accorsero che i più grandi problemi dell’umanità fossero insiti nella mente così sofisticata e preziosa, ma allo stesso modo imprevedibile e dannosa, anche questi dicevano di essere riusciti a silenziarla e andare oltre: Osho, Krishnamurti, Gurdjieff; ma in seguito scoprì e capì che ogni Maestro spirituale conosciuto fra cui Buddha e Gesù avesse come obbiettivo insegnare ad altre persone a raggiungere quel traguardo, che io ricordo raggiunsi quasi al primo tentativo, autonomamente, quando ero solo un bambino.
Questi però parlavano di uno stato di non mente gioioso, carico di significato e luminosità, addirittura per Cristo, il paradiso dentro ognuno di noi. Allora mi chiesi, perché non riprovarci?
Dovevo fare la stessa identica cosa che feci da bambino, alcuni di loro la chiamavano “meditazione”.

Sono passati circa vent’anni da quando capì che il passo successivo era stare lì al buio, anzi, scendere ancora più in profondità; addentrarmi e superare la paura che tutto finisca in quel vuoto, ed ecco allora che arriva la pienezza e la luce.
Grazie alla meditazione, anzi, grazie al mio lavoro meditativo i problemi di salute sono andati a scemare o meglio: è svanito qualsiasi effetto negativo avessero sulla mia persona, così le insicurezze, paure, ansie e ogni blocco mentale che sarebbe stato semplice e per qualcuno comprensibile se mi fossi portato a presso per tutta la vita.
Ora so che quel vuoto è un portale che mi collega al sottile, ad una dimensione parallela non vincolata da nessuno schema di pensiero che sfugge al mio volere, da lì posso finalmente essere io il condottiero della mia mente e quindi della mia vita; posso attingere potenza, coraggio, saggezza e pace interiore, ed è da lì che arrivano le parole che uso per insegnare a chi mi sta ad ascoltare.

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Città:

San Sperate

Data di Nascita:

17 / 10 / 1980

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